Sono state scoperte delle ottime proprietà della salsapariglia indiana. Si tratta di una pianta indiana in grado di uccidere le cellule tumorali!
Sono state scoperte delle ottime proprietà antitumorali da una pianta che arriva dalla medicina tradizionale. Si tratta della salsapariglia indiana, il suo nome scientifico è Hemidesmus indicus. Questa è stata utilizzata per secoli nel campo medico dalle popolazioni indigene del Centro e del Sud America.
Secondo un recente studio promosso dalla Società Italiana di Farmacologia e da Farmindustria è stato scoperto che sarebbe l’unica pianta in grado di provocare la morte immunologica delle cellule tumorali. Scopriamo insieme meglio di cosa si tratta e i benefici.
Salsapariglia indiana: le proprietà benefiche contro le cellule tumorali!
Si tratta di una pianta che è stata utilizzata da secoli nella medicina di base indiana. Ma solo recentemente sono state scoperte le sue proprietà antitumorali. Infatti è un vero e proprio alleato per la lotta contro i tumori. Sulla rivista scientifica Oncotarget è stata pubblicata una recente ricerca sulle proprietà della pianta.
È stato infatti dimostrato che il suo estratto è in grado di far morire le cellule tumorali e allo stesso tempo attiva i meccanismi di difesa del sistema immunitario. Prima d’ora mai era stato trovato un prodotto completamente di origine naturale in grado di provocare la morte cellulare immunogenica. Inoltra la pianta è in grado di proteggere il DNA dalle cellule che hanno un potenziale cancerogeno.
La ricerca e la nuova scoperta è tutta italiane. È stata proprio la dottoressa Elena Catanzaro a condurre lo studio, una ricercatrice dell’Università di Bologna. Quindi questa potrebbe segnare una vera e propria svolta nella lotta contro i tumori.
La pianta è stata utilizzata nella medicina e nei massaggi ayurvedici fin dall’antichità per curare vari disturbi. In merito l’esperta ha spiegato:
“La medicina tradizionale ne consiglia l’uso sotto forma di decotto della sua radice. Si tratta di un rimedio utilizzato da secoli in diverse parti del mondo e per questo abbiamo voluto analizzarne le caratteristiche in modo scientifico, utilizzando gli strumenti avanzati a nostra disposizione“.
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